domenica 6 aprile 2014

La crisi che stiamo vivendo è strutturale.
Ne usciremo, necessariamente, cambiati. Il cambiamento non sarà soltanto di tipo economico, ma riguarderà tutti gli aspetti della vita e del sapere. Siamo di fronte ad un vero e proprio punto di svolta culturale della società occidentale che può essere sintetizzato con l’avvento di un nuovo paradigma: la fine dell’egemonia degli specialisti – che ha dominato la cultura degli ultimi decenni – e la “rivincita degli esploratori indisciplinati” animati da una tensione umanistica.
In questo cambio di paradigma l’architettura assume un ruolo fondamentale come “disciplina tra le discipline”.
L’architettura come possibilità di esplorare i confini e le frontiere della conoscenza e non semplice ponte tra i saperi. L’architettura come impresa collettiva e il progetto come processo. L’innovazione come frutto d’intuizione, passione e visione oltre che come esito di ricerca scientifica.
L’architetto come interprete, protagonista e narratore di questo cambiamento, di quello che oggi viene chiamata “crisi”. Crisi? Si, grazie!


The crisis we are experiencing is structural.
We'll come out necessarily changed. The change won’t be only economic, but it will cover all aspects of life and knowledge.
We are facing a real Western society cultural turning point which can be summarized with the advent of a new paradigm: the end of the specialists hegemony - which has dominated the culture of the last decades - and the "unruly explorers revenge" animated by a humanity tension.
In this paradigm change the architecture assumes a fundamen- tal role as a "discipline among the disciplines”.
The architecture as a possibility to explore the knowledge boundaries and frontiers, not a mere bridge among knowledge fields. The architecture as a collective enterprise and the project
as a process. The innovation as intuition, passion and vision result, well as a scientific research result.
The architect as interpreter, protagonist and narrator of this change, of what today is called "crisis". Crisis? Yes, please!



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